martedì 24 marzo 2020

Cinque poesie da "Tropaion" di Raffaela Fazio (Puntoacapo Editrice - 2020)


Che riesca a dire un giorno: 

Amo come fai tu, mondo, 
quello che passa o che non vuole essere stato 
il teschio, lo spreco, l’inconsistenza 
la dracma perduta (ritrovata?) 
e in ogni desiderio 
il pudore, il sospetto 
di una reticenza.

Tra le specie

Così insicuro l’uomo 
così diverso 
            da tutto 
se nel resto del creato 
il primo contatto tra le specie 
è fame, non stupore. 

Ma l’uomo non è fatto 
per la lotta. 
Il suo indugiare 
somiglia alla coscienza 
o al suo sonaglio: 
 
un salto 
e poi la meraviglia.

Terracotta 

Sii tenero 
come chi vive 
dei suoi frantumi: 

dentro il corpo 
di terracotta 
             il lume. 

Lo si vede 
dalle crepe sottili 
dalle piccole morti 
con cui si apre 
            la notte, l’ascolto.

Il sogno del violoncello 

Nessun tocco. 
Il polso non s’incurva sull’archetto 
eppure la corda 
ha iniziato a vibrare da sola. 

Il senso è la distanza 
in fondo alla quale 
                       una fiamma 
ha emesso per prima la nota 
che ha in noi risonanza. 
Dal buio si è alzata 
e dalle sue ceneri. 

“Devi ascoltare 
il suono che non generi”.

***

Tornerà la Vita 
senza mappature 
come arrivano gli uccelli migratori. 
Ci troverà d’istinto, chiusi 
nell’incoscienza della morte 
e muti. 
Non varrà ragione, né perdono. 
Per prima cosa 
il suo calore, come di corpo. 
E dopo, ancora.


Raffaela Fazio, nata ad Arezzo nel 1971, risiede a Roma dove lavora come traduttrice. Ha trascorso dieci anni in vari paesi europei, laureandosi in lingue e politiche europee all’Università di Grenoble, e specializzandosi presso la Scuola di Interpreti e Traduttori di Ginevra. Rientrata in Italia, ha conseguito un diploma in scienze religiose e un master in beni culturali presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Nel campo dell’iconografia, ha pubblicato: Face of Faith. A Short Guide to Early Christian Images (2011). È autrice di vari libri di poesia. Tra gli ultimi: L’arte di cadere (Biblioteca dei Leoni, 2015) con prefazione di Paolo Ruffilli; Ti slegherai le trecce (Coazinzola Press, 2017) con postfazione di Francesco Dalessandro, L’ultimo quarto del giorno (La Vita Felice, 2018); Midbar (Raffaelli Editore, 2019) con prefazione di Massimo Morasso; Tropaion (Puntocapo Editrice, 2020) con prefazione di Gianfranco Lauretano e postfazione di Sonia Caporossi. Si è inoltre occupata della traduzione di Rainer Maria Rilke, le cui poesie d’amore sono state raccolte in Silenzio e Tempesta (Marco Saya Edizioni, 2019).

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