Polveri nell’ombra di Antonio Spagnuolo - Oèdipus Edizioni, 2019
Assenza di segnale di Gaetano Giuseppe Magro – La Vita Felice, 2020
Gli echi della vita di Daniela Basti - La Vita Felice, 2020
Anche le parole hanno la pelle d’oca di Tullia Ranieri- La Vita Felice, 2020
Il paesaggio umano della poesia
Nelle letture del mese di ottobre 2020 la parola è sempre più attenta a classificare dettagli e atmosfere della vita mantenendo intatto il suo mistero attraverso un ritmo e un verseggiare che fa pensare a paesaggi umani ampi e complessi. Le diverse personalità stilistiche ed esperienziali degli autori qui elencati proiettano esattamente il nostro tempo emblematico in cui la forza della concentrazione risulta essere più interiore che tecnico/ manieristica, dunque più meditativa, intima e spontaneamente conflittuale. La forza sta nell’imbastire discorsi convincenti sull’essenza indecifrabile del tutto/niente che costantemente chiediamo alla poesia. rp
da Polveri nell’ombra di Antonio Spagnuolo (Oèdipus Edizioni, 2019)
Ricordi
Il tuo bacio aveva anche il sapore
del temporale di agosto,
quando il calore
cede alla pioggia e il cielo
ha le urla di Giove.
Tu,
sempre bambina al mio desiderio.,
aprivi petali, sciogliendo oltre il respiro
il cuscino imperlato e il calco d’ombre
che vorticava al sussurro.
Ora ti cerco di notte, tra l’uggia e il viola,
nella vecchia illusione dei capelli
imbiancati dal tempo in solitudine.
da Assenza di segnale di Gaetano Giuseppe Magro (La Vita Felice, 2020)
Gli alberi
gli alberi hanno i piedi nella neve
e per questo si muovono di notte
quando i bambini ancora dormono
bussano alle porte avare d’incardinamenti
non entrano perché nessuno avanza un invito
nelle calde e adulte stanze degli avanzi serali
ho sognato per poco che gli alberi fuori
giocavano a mosca cieca nel mio finto giardino
perché vogliono evitarci negli esercizi di trafittura
l’alba corposa è la madre che li aspetta ubriaca
in fila indiana tornano, uno dopo l’altro, prendendosi
per mano, talora cambiano nome nel gioco del niente nano
da Gli echi della vita di Daniela Basti (La Vita Felice, 2020)
Il tempo
Il tempo è
stormire della speranza
fusa nel domani.
Attonita la luce
dei gesti, degli sguardi
si intreccia alle parole
nelle annoiate stanze
c’è fretta, sempre fretta,
si fondono i sapori,
un’ossessione batte
la danza delle ore.
Poi un’altra luce
Filtra in nuove terre
E l’orizzonte incupito si schiara,
àncora ancora.
da Anche le parole hanno la pelle d’oca di Tullia Ranieri- La Vita Felice, 2020
Sfumato
E così me ne sto.
In tratti di sanguigna,
lo sfumato del mio corpo.
Contorni labili
un foglio incollato
alla parola Vita.
Nasco dalle tue mani,
ti agita
un sentimento greco
addurre la bellezza
come pretesto e senso.
È un lampare di occhi,
di denti, ricerca umida,
mare ispido,
il nome, il nome,
cade una sola notte,
fulmine azzurro.
Anche le parole
Hanno la pelle d’oca.
Antonio Spagnuolo è nato nel 1931 a Napoli, dove vive. Ha pubblicato i volumi di poesia: Ore del tempo perduto (Intelisano, 1953), Rintocchi nel cielo (Ofiria, 1954), Erba sul muro (Iride, 1965, prefazione G. Salvati), Poesie 74 (SEN, 1974, prefazione D. Rea), Affinità imperfette (SEN, 1978, prefazione M. Stefanile), I diritti senza nome (SEN, 1978, prefazione M. Grillandi), Angolo artificiale (SEN, 1979), Graffito controluce (SEN, 1980, prefazione G. Raboni), Ingresso bianco (Glaux, 1983), Le stanze (Glaux, 1983, prefazione C. Ruggiero), Fogli dal calendario (Tam-Tam, 1984, prefazione G.B. Nazzaro), Candida (Guida, 1985, prefazione M. Pomicio, Premio Adelfia e Stefanile), Dieci poesie d’amore e una prova d’autore (Altri Termini, 1987, Premio Venezia), Infibul/azione (Hetea, 1988), Il tempo scalzato (All’antico mercato saraceno, 1989), L’intimo piacere di svestirsi (L’Assedio della poesia, 1992), Il gesto – le camelie (All’antico mercato Saraceno, 1992, Premio Spallicci), Dietro il restauro (Ripostes, 1993, Premio Minturnae), Attese (Porto Franco, 1994, illustrazioni di Aligi Sassu), Inedito 95 (nell’antologia di G. Manacorda “Disordinate convivenze”, L’assedio della poesia, 1996), Io ti inseguirò (venticinque poesie intorno alla Croce, Luciano Editore, 1999), Rapinando alfabeti (L’assedio della poesia, 2001, prefazione P. Perilli), Corruptions (Gradiva Pubblications, 2004, trad. L. Bonaffini), Per lembi (Manni, 2004), Fugacità del tempo (Lietocolle, 2007, prefazione G. Finzi), Ultime chimere (L’arcafelice, 2008), Fratture da comporre (Kairòs, 2009), Frammenti imprevisti (“Antologia della poesia contemporanea”, Kairòs, 2011), Misure del timore (1985/2010, Kairòs, 2011), L’evoluzione delle forme poetiche (“Antologia di poesia contemporanea”, Kairòs, 2013), Il senso della possibilità (Kairòs, 2013), Oltre lo smeriglio (Kairos, 2014), Non ritorni (Robin, 2016), Canzoniere dell’assenza(Kairos, 2018); i volumi di prosa: Monica ed altri (racconti, SEN, 1980), Pausa di sghembo (romanzo, Ripostes, 1994), Un sogno nel bagaglio (romanzo, Manni, 2006), La mia amica Morèl (racconti, Kairòs, 2008); il volume di teatro Il cofanetto – due atti (L’assedio della poesia, 1995). Nel 2007 ha realizzato la Antologia di poeti contemporanei Da Napoli/verso. Presente in numerose mostre di poesia visiva nazionali e internazionali, collabora a periodici e riviste di varia cultura. Attualmente dirige la collana “Le parole della Sybilla” per Kairòs editore e la rassegna” poetrydream” in internet.
Gaetano Giuseppe Magro, nato a Donnalucata-Scicli (RG) il 13 marzo 1966, è
Professore Ordinario di Anatomia Patologica, Facoltà di Medicina e Chirurgia di
Catania. Esperienze letterarie:
Prosa: Il mare metafisico di Punta
Corvo (Manni Editore, 2005) Formalina (Fara Editore, 2013).
Poesia: Fontana delle ore (A&B editrice, 2001) Non sbagliò il
vento (Libroitaliano, 2002) Impermanenza (Giornale di Scicli, 2005) Il glomerulo di
sale (Fara Editore, 2010) Le lumache mediocri (LietoColle, 2011) Il vaniloquio delle
cellule ebbre (2014 su
Incrocionline, Adda Editore)
Daniela Basti laureata in Lettere Moderne (Storia) e, successivamente, in Psicologia (Clinica), ha insegnato per diversi anni presso la Casa di Reclusione romana di Rebibbia, dove ha realizzato numerose proposte educative e culturali, tra cui quella che si è concretizzata nella pubblicazione del libro Ricette d’evasione (Cucina&Vini 2005). Ha svolto inoltre nel Centro Clinico di Regina Coeli e presso Rebibbia attività di volontariato e progetti a carattere psicologico. Ha pubblicato saggi di Storia Moderna e di storia della psicoanalisi e, in poesia, le sillogi Nelle vie (LietoColle, 2008) e Il sole forse – poesie del carcere (LietoColle, 2013).
Tullia Ranieri Scrittrice e attrice, Tullia Ranieri ha al suo attivo numerose esperienze artistiche. Dopo aver frequentato la facoltà di Giurisprudenza, ha intrapreso gli studi di canto e recitazione con successive collaborazioni con compagnie teatrali professionali. Diplomata in Incisione e Grafica d’Arte presso la Scuola di Arti Ornamentali San Giacomo di Roma, ha partecipato con opere in catalogo a mostre nazionali e internazionali. Con Leo Osslan, è curatrice della nuova collana di poesia di Fefè Editore. Organizza eventi culturali con percorsi di lettura in forma mista e si occupa, inoltre, di progetti di diffusione della poesia nelle scuole, con laboratori di scrittura e lettura. Suoi testi poetici e racconti sono presenti in varie antologie. Nel 2020 ha pubblicato, con Ermanno Dodaro, il romanzo Spostando l’acqua in un tuffo. Lastovo, l’isola ubriaca di luce (Fefè Editore).
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