Ho avuto il
privilegio di collaborare e ascoltare i suoi magistrali insegnamenti, per
questo affermo che Claudio Fasoli è poeta del suono. La sua genialità mi ha
sempre incantata. Ascoltando la sua musica, in cui si evocano molteplici mondi
esperenziali, troviamo la celebrazione dell’arte della tradizione del jazz,
arricchita e superata da schemi/nonschemi densi di impegno, rigore e genialità.
I suoni dei suoi sassofoni parlano un lessico armonico e poetico molto colto e
raffinato le cui storie, tematiche e ritmiche, omaggiano e stimolano la
bellezza del timbro jazz più sofisticato e la grazia della voce interiore. Ecco
che ogni pausa e punteggiatura sono artefici di un fraseggio respirato,
originale e fortemente delicato, la cui pronuncia, solida e variegata, è ricca
di saggezza artistica. Claudio Fasoli muove e spinge il suo talento compositivo
verso elaborazioni audaci, attraversate da squarci tecnici e lampi visionari.
Produce, attraverso i preziosismi espressivi, sfumature e colori, sempre in
perfetto equilibrio tra loro. È poeta, quindi, perché l’intelligente e
incessante produzione musicale si accosta agli ascoltatori empaticamente e in
modo surreale.
Qui
l’universalità della sua musica e della sua poesia!
La sua
composizione, meditata e raffinata, spinge a un modello di contrasto tra
perdita e consolazione e racconta un fare universale con grande autenticità.
Una tecnica
fatta di tempi morbidi con una pronuncia solida e variegata che definisce la
sua cifra stilistica. L’approccio è nelle delicate elaborazioni e
interpretazioni di audaci armonie intimistiche e universali. Infatti, Claudio
Fasoli, Musicista Top jazz duemiladiciotto, sfida l’inquietudine del nostro
tempo nell’ingegnoso, struggente e soave ritmo in cui le note parlano
l’intimità dell’ispirazione poetica. I preziosismi timbrici dei suoi sax
mostrano colori e sfumature intense nell’elegante lirismo armonico.
Rita Pacilio
Claudio Fasoli: http://www.claudiofasoli.com/home.htm
Claudio Fasoli è
sassofonista, compositore, docente e collabora con riviste musicali. Nato a Venezia ma milanese d'adozione, si
formò musicalmente mediante un lungo apprendistato che però non gli impedì di
esibirsi in concerto già durante il periodo universitario, non ancora ventenne.
I contatti frequenti avuti in quel periodo soprattutto con i vitalissimi
ambienti del jazz bolognese, lo portarono a collaborare anche con musicisti
prestigiosi della scena italiana.
La popolarità
gli giunse quando iniziò a far parte del Quintetto “Perigeo” negli anni 70,
assieme a Franco D'Andrea e Giovanni Tommaso: vennero realizzati molti dischi
per la RCA, che tuttora sono assai ricercati dai collezionisti, oltreché un
numero infinito di performance dal vivo. Nel 1978, scioltosi il gruppo nel
quale aveva maturato ulteriore esperienza solistica e compositiva, esibendosi
in tutta Europa e Oltreoceano, Fasoli iniziò a dedicarsi come leader alla messa
a punto di progetti con piccoli gruppi in un ambito più propriamente jazzistico
e acustico, soprattutto trii e quartetti. Ebbe così modo di meglio definire
quella che sarebbe successivamente diventata la sua cifra compositiva più
riconoscibile, vale a dire quella legata alla modalità complessa. Con questi
organici ha presentato la propria musica in innumerevoli concerti e festival ,
lasciando nutrita e apprezzata documentazione discografica. Dagli anni 80
iniziò a collaborare sempre più assiduamente con musicisti della scena
internazionale come Bobo Stenson, Henri Texier, Mick Goodrick, Lee Konitz,
Jean-François Jenny Clark, Aldo Romano, Ken Wheeler, Bill Elgart, Manfred
Schoof, Michel Pilz, Palle Danielsson, Tony Oxley, Dave Holland etc. Ha
suonato, oltre che in Italia, anche in Francia, Svizzera, Jugoslavia, Polonia,
Germania, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Danimarca, Svezia, Finlandia,
Irlanda, Inghilterra, Cuba, USA, Turchia,Canada, Messico etc.
Va menzionata
inoltre la sua partecipazione alla prima edizione della Grande Orchestra
Nazionale e al Quintetto di Giorgio Gaslini, quasi contemporaneamente (1989).
Ha attivamente partecipato alla Lydian Sound Orchestra (1990), e diretto e
animato la European Music Orchestra nelle sue performance dal vivo e in studio
di registrazione (1990-92). Ha fatto parte della Manfred Schoof International
Band. Aperto ai più vari incontri musicali, Fasoli continua ad approfondire
tuttora i vari aspetti del suo approccio compositivo, e nel frattempo studia
anche sul piano solistico un linguaggio e un timbro che siano sempre facilmente
riconoscibili. Questa disponibilità lo ha portato a collaborare col grande
violoncellista classico Mario Brunello, con l'arpista Park Stickney e in
diverse situazioni con Bobo Stenson al pianoforte.
Ha inoltre
recentemente musicato frammenti da “HorÆ CanonicÆ” di W.H.Auden nel progetto
“Inner Sound Of Seven Hours” per quartetto con voce. Apprezzato solista anche
oltre i nostri confini, collabora con i migliori nomi italiani e d'Oltralpe.
Negli anni '80 gli sono stati dedicati alcuni recital presso la TV nazionale. È
responsabile dei Corsi di Sax Tenore e Soprano e di Tecniche
dell'Improvvisazione presso i Seminari Internazionali di Jazz a Siena, sin
dalla fondazione (1978). Ha fondato i Corsi di Saxofono presso la Civica Scuola
di Musica Jazz del Comune di Milano. Ha condotto Corsi di Musica Jazz presso
Conservatori Statali negli anni 90, oltre a seminari in tutta Italia e
all'estero (Europa e USA). Ha condotto stages presso il Conservatoire National
Superieur di Parigi. È stato Direttore Artistico del Festival di Padova (2003 -
2010).
Il suo nome
appare in varie enciclopedie di Musica e di Musica Jazz in Italia e all'Estero.
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