quando il ritorno
é un misurare distanze
sfiorare lento ricordi
svanisce il tempo
non la solitudine
*
Ah, amore se potessi
aprirti questo dolore
e mostrarti i mostri
che divorano
le ore silenti della notte insonne
che straccia
d’ansia l’aria
che lascia
un respiro d’acqua
che toglie
suono alla parola
che dire non sa
aiutami
*
non ho
in me
lacrime
ma
dolori
pietrificati
*
Della solitudine conosco il viaggiare
quei posti vuoti di voglia di parlare
solcando un riflesso d’oceano e cielo
la gallina al mio fianco mi guarda
curiosa
come tutti su questa chatarra* dalle
gomme-unghie
che si conficcano su questa terra andina
sbuffi di motore e sbadigli tutti a
cercare l’aria
il rituale che vicino al cielo vuole il
cappello
a tenere lontano il male che alla testa
da l’altura
passi che sostengono a fatica il corpo e
questa cima da cui si vede
quest’America solo mia da non parlare ma
guardare passare come un amore a trapassare
il cuore
*
Su questi bordi della vita dove gli
abissi
invitano al volo come a cancellare gli
orrori
che non sono guerre ma piccoli inciampi
il caffè rovesciato la donna perduta la
parola trattenuta
che ancora strozza e le voci della
memoria
a scappare dai cassetti con i calzini dai
buchi di sempre
su questa vita da acrobata in equilibrio
tra il silenzio
del mondo e l’urlare selvaggio di una
mente racchiusa
nel rettangolo muto di una stanza di una
tastiera
Antonio Nazzaro (Torino, 1963): giornalista,
poeta, traduttore e mediatore culturale italiano. Vive a Caracas in Venezuela.
Nel 2008 diventa coordinatore del Centro
Culturale Tina Modotti con lo scopo di promuovere la cultura italiana e Latino
Americana attraverso varie forme di interscambio culturale.
Nel 2013 ha scritto il libro in prosa
poetica Odore a Torino-Caracas senza ritorno scritto e pubblicato in italiano e
spagnolo dalla casa editrice Edizioni Arcoiris di Salerno (copertine e
illustrazioni dell’artista argentina Mariana De Marchi).
Nel 2014 è stato selezionato per
rappresentare l’Italia al Festival Mondiale della Poesia di Caracas.
Nel 2015 è stato selezionato per
rappresentare l’Italia al Festival del teatro di Caracas con l’opera di video
teatro: Cronaca di un cronista urbano: Pedro Lemebel.
Nel 2017 ha pubblicato il libro: “Appunti
dal Venezuela, 2017 vivere nelle proteste” dove si raggruppano cronache, poesie
e prose poetiche e le fotografie di Horacio Siciliano per raccontare gli
avvenimenti quasi in diretta, Casa editrice Edizioni Arcoiris di Salerno.
Traduzioni per volumi, dall’italiano allo
spagnolo:La notte di Dino Campana, Edicole Ediciones, Cile, 2017,La lengue incansable – 10 voces
contemporaneas, Buenos Aires Poetry, Argentina, 2017 (testi di (Alessandro
Canzian, Federico Rossignoli, Alberto Toni, Giovanna Rosadini, Gian Mario
Villalta, Roberto Cescon, Sandro Pecchiari, Luigi Oldani, Luigia Sorrentino,
Giovanna Frene)
Alfabeto dell’invisibile, di Chiara de
Luca, Samuele Editore, 2015 (versione bilingue italiano e spagnolo), Brígida de
Suecia; maestra de santidad de Europa : en el 700 aniversario de su nacimiento;
Madrid, Palafox & Pezuela, 2003 (co-traduzione con Patrizia Marcheselli)
Attualmente dirige una nuova collezione
dedicata alla poesia contemporanea latinoamericana per la casa editrice
italiana Editore Arcoiris, Salerno. Coordina la sezione poesia latina per la
rivista Atelier poesia e collabora con altre presenti in rete. Inoltre sfoga la
sua passione segreta con una rubrica dedicata alla fotografia sulla rivista
Fuori Asse. In America Latina collabora con riviste cartacee e digitali tra le
quali, Buenos Aires Poetry e Poesia dell’Università di Carabobo (Venezuela).
Suoi testi sono stati tradotti e pubblicati in diverse riviste nazionali e
internazionali. Quest’anno è stato invitato al Festival di Poesia dell’Avana,
Cuba.
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