domenica 1 marzo 2020

Consigli di lettura a cura di Rita Pacilio: febbraio 2020


La terra originale di Eleonora Rimolo – Collana Gialla Lietocolle, 2018
L’abitudine degli occhi di Monica Martinelli – Passigli, 2015
Tutt’altro, dialogando con C.S. di Lina Salvi – Edizioni della Meridiana, 2011
Tra lampi e corti di Adam Vaccaro – Marco Saya Edizioni, 2019
Limite del vero di François Nédel Atèrre – La Vita Felice, 2019
Nella carne e nel sangue rugge una madre di Rossana Oriele Bacchella – La Vita Felice, 2019

Le poesie sono sempre una commistione di luoghi, oggetti, avventure, volti che ci corteggiano, tra passato e presente, sfociando in riferimenti e sensazioni inequivocabili. Con un libro di poesie tra le mani possiamo ri-scrivere sceneggiature complesse in cui umano, visione, realtà e vissuto coincidono perfettamente. Nell’ultimo anno ho fatto fatica a parlare di tutti i libri letti e mi scuso sin da ora per le omissioni, sicuramente non volute. Infatti, non dovrebbe essere messo da parte nessun libro di poesia, soprattutto perché la parola poetica resta l’unico modo e mezzo per avvicinarsi, in maniera autentica, all’emblema del patire dell’uomo. Nella recitazione dei versi che di seguito riporterò, tratti dai libri sopracitati, aleggia la volontà e la necessità di denunciare e/o esaltare, con stupore e ricerca stilistica, la tormentosa incertezza del nostro tempo. Un dramma, una ferita universale che parte dal bisogno di cercare e trovare speranza, refrigerio plausibile di fronte al buio vulnerabile del misero compiacimento o delle tensioni metafisiche. Balenano emblematici significati, germogliano consolazioni e miracoli semantici che strutturano antichi moti dell’anima e identità convulse che sprigionano carica edenica. La poesia appare, dunque, una difesa pensante contro l’ingiusto e l’illusorio urlando e richiamando le coscienze, a volte con prepotenza fervida, a volte con delicatezza dicotomica, alla forza della bellezza pura e nascente, comunque e in ogni dove.
                                                                                                                      Rita Pacilio


Da “La terra originale” di Eleonora Rimolo – Collana Gialla Lietocolle, 2018

Getta le carte vecchie, i vestiti:
nella casa serve più luce, più aria
entrerà dalle fessure attraverso
le tende bianche, quella calda
che asciuga lacrime, vernici.
Serve qualcosa per saldare il vuoto,
una libreria più larga, un complice
che metta in tavola il pane, un figlio
che con tenerezza ti versi l’acqua
lasciando seccare il bucato
sotto la canicola che ci brucia la faccia,
che ci scalda nella bocca la cenere,
briciole amare, ustione di voci.



Da “L’abitudine degli occhi” di Monica Martinelli – Passigli, 2015

Maestranze

Siamo muri surriscaldati
pareti confinanti
separate da spazi siderali.
Ci sfioriamo
a simulare una pena di turno
che ci trattiene in sorvoli d’ansia.
Io ospite sgradita,
paziente come un condannato
ostaggio di vane trattative.
Mucchietto d’ossa rinsecchite
a sbattermi in un coraggio sconosciuto
immerso in calcare di sconfitte.
M’improvviso saltimbanco
tra sobbalzi e respinte.
È un soprassello vertebrale
intriso di commozione.
E le mie vertebre hanno il tuo nome.


Da “Tutt’altro, dialogando con C.S.” di Lina Salvi – Edizioni della Meridiana, 2011

Certe notti le trascorro insonne
visitatori circondano tavoli rotondi,
giunti dal tetro dei portoni
sulla soglia da una luce.

Tempi duri per chi lavora
buttati in uffici sporchi, desolati
torri di carte ci vengono incontro,
personali effetti rinchiusi
in armadi metallici.

Insensata la quantità di parole
che mettono in un progetto.
Ad hoc. To be. In abiti
scuri, da pinguini.

Da “Tra lampi e corti” di Adam Vaccaro – Marco Saya Edizioni, 2019

Tu fiore d’autunno (A Chris)

che non smette di parlare
della primavera, lo sai
che sei un fiore d’autunno
che non smette non smette
di parlare della primavera?
Facendo girare scaldare
il sangue che dal cuore
scioglie la parete di ghiaccio
che veste le vene dell’autunno


Da “Limite del vero” di François Nédel Atèrre – La Vita Felice, 2019

Cortili è la parola, e tu sai dirla,
che rende il luogo com’era, com’è.
Manca, ma è irrilevante, una conferma.
Il marmo che non si può riparare
cede, mi appoggio ai muri con la mano.
Restare qui è fidarsi delle dita.
Porte serrate, quelle che sapevo
sopra le scale, e l’ombra ti allontana.
Grani dall’alto, è la pioggia che arriva
o è solo l’acqua caduta alle piante.
Mi accorgo, intanto, che guardare a lungo
è garantire l’esistenza in vita.


Da “Nella carne e nel sangue rugge una madre” di Rossana Oriele Bacchella – La Vita Felice, 2019

Matrioska

Se pulita ascoltassi
attraverso le pareti del tempo
le voci che sono stata
le radici pescherebbero
dalla terra comune
la linfa per nuove foglie
di stessa fattura
ma più ampia visione.

Si dischiuderebbero
una a una le matrone
simulacro di seme e madre
canestro intrecciato
con giunchi di diverso sapere
legato di futuro.

***

Eleonora Rimolo (Salerno, 1991), laureata in Lettere Classiche e in Filologia Moderna, è dottoranda in Studi Letterari presso l’Università di Salerno. Ha pubblicato il romanzo epistolare Amare le parole (Lite Editions, 2013) e le raccolte poetiche Dell’assenza e della presenza (Matisklo, 2013), La resa dei giorni (Alter Ego, 2015 – Premio Giovani Europa in Versi) e Temeraria gioia (Ladolfi, 2017 – Premio Pascoli “L’ora di Barga”, Premio Civetta di Minerva). Con alcuni inediti ha vinto il Primo Premio Ossi di seppia (Taggia, 2017). È Direttore per la sezione online della rivista Atelier.

Monica Martinelli è nata a Roma e lavora nella Pubblica Amministrazione in un settore economico-finanziario.  Dopo la laurea in Lettere presso l’Università La Sapienza di Roma e un dottorato sui rapporti tra Cina e Unione Europea, ha scritto articoli e recensioni sulla rivista letteraria “Rassegna di letteratura Italiana”.
Nel 2009 ha pubblicato il libro di poesie con prefazione di Walter Mauro dal titolo Poesie ed ombre, Tracce editore. Nel 2011 ha pubblicato Alterni Presagi, Altrimedia editore.  Nel 2015 ha pubblicato L’abitudine degli occhi, Passigli editore. Ha pubblicato poesie sulle riviste “Poeti e Poesia”, “Poesia”, “Orizzonti” e racconti e poesie su varie antologie e blog letterari: ViaDelleBelleDonne, Neobar, La presenza di Erato, L’ombra delle parole, Poetarum Silva. È redattrice della rivista si cultura e letteratura “I Fiori del male”.

Lina Salvi nasce a Torre Annunziata nel 1960 e vive in provincia di Lecco. In poesia ha pubblicato le raccolte Negarsi ad una stella (Olgiate Comasco, 2 Dialogolibri , 2003; con prefazione di Giampiero Neri), Abitare l'imperfetto (Milano, La Vita Felice, 2007); Socialità (Napoli, Edizioni d’if, 2007). Nel 2010, con la raccolta Dialogando con C.S. ha vinto il Premio Sandro Penna per inediti, pubblicata a cura del premio nel 2011 dalle Edizioni della Meridiana di Firenze, con prefazione di Elio Pecora; Lettere dal deserto, con un’incisione di F. Giudici (collana Fiori di Torchio, curata dal Circolo Seregn De la Memoria,  Seregno 2014). E’ presente in diverse rassegne antologiche. Sue poesie sono state tradotte in lingua rumena e pubblicate sulla Rivista Poezia di Bucarest.

Adam Vaccaro, poeta e critico nato in Molise nel 1940, vive da più di 50 anni a Milano. Ha pubblicato varie raccolte di poesie: La vita nonostante, Studio d’Autore, Milano 1978; Strappi e frazioni, Libroitaliano, Ragusa 1997, con prefazione di Giancarlo Majorino; La casa sospesa, Joker, Novi Ligure 2003, con postfazione di Gio Ferri; e la raccolta antologica La piuma e l’artiglio, Editoria& Spettacolo, Roma 2006, con prefazione di Dante Maffia. Infine, Seeds, New York 2014, è la raccolta scelta da Alfredo De Palchi per Chelsea Editions, con traduzione e introduzione di Sean Mark. Ha realizzato inoltre varie pubblicazioni d’arte:, Spazi e tempi del fare, con acrilici di Romolo Calciati e prefazioni di Eleonora Fiorani e Gio Ferri, Studio Karon, Novara 2002; Sontuosi accessi – superbo sole, con disegni di Ibrahim Kodra, Signum edizioni d’arte, Milano 2003; Labirinti e capricci della passione, con acrilici e tecniche miste di Romolo Calciati e prefazione di Mario Lunetta, Milanocosa, Milano 2005; I tempi dell’orsa (2000) e Questo vento (2009) con opere di Salvatore Carbone, Edizioni Foto: Nicola Picchione – Firenze PulcinoElefante. È stato tradotto in spagnolo e in inglese.
Con Giuliano Zosi e altri musicisti, che hanno scritto brani ispirati da sue poesie, ha realizzato concerti di musica e poesia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti (tra questi Premio Speciale Astrolabio, Pisa 2007, a La piuma e l’artiglio) ed è presente in molti Siti, blog e raccolte antologiche. Collabora a riviste e giornali con testi poetici e saggi critici. Per quest’ultimo versante, ha pubblicato Ricerche e forme di Adiacenza, Asefi Terziaria, Milano 2001, Premio nel 2001 del Laboratorio delle Arti di Milano, sez. saggistica. È tra i saggisti del Gruppo redazionale che ha curato Sotto la superficie – quaderno di approfondimento sulla poesia contemporanea de “La Mosca di Milano”, Bocca Editori, Milano 2004; e tra gli autori de La poesia e la carne, Edizioni La Vita Felice, Milano 2009.
Ha fondato e presiede Milanocosa (www.milanocosa.it,), Associazione Culturale con cui ha realizzato numerose iniziative. Tra queste: “Scritture/Realtà – Linguaggi e discipline a confronto”, di cui ha curato con Rosemary L. Porta gli Atti, Milanocosa 2003; “Bunker Poetico” in collaborazione con M. N. Rotelli alla 49a Biennale d’Arte di Venezia, giugno 2001, di cui ha curato con G. Guidetti la raccolta Poesia in azione, Milanocosa, Milano 2002; la 1^ Carovana Nazionale di Poesia e Musica (21-31 marzo 2003), promossa e coordinata con Anna Santoro e Maria Jatosti; evento col patrocinio del presidente della Repubblica e dell’UNESCO in corrispondenza della Giornata Mondiale della Poesia del 2003. Ha curato con F. Squatriti 7 parole del mondo contemporaneo, libro di Poesia, Arti visive, Musica e altre discipline, Milanocosa ed ExCogita, Milano 2005; Milano: Storia e Immaginazione, Milanocosa, Milano 2011; Il giardiniere contro il becchino, Atti del convegno 2009 su Antonio Porta, Milanocosa, 2012. Cura la Rivista telematica Adiacenze, materiali di ricerca e informazione culturale del Sito di Milanocosa.

François Nédel Atèrre (pseudonimo di Francesco Terracciano) è nato a Napoli, dove vive e lavora, nel 1967. È laureato in Economia e Commercio. La letteratura, contrappunto alla formazione universitaria e professionale, è costantemente al centro dei suoi interessi: lo studio della poesia europea – del modello italiano, inglese e francese così come delle significative testimonianze russe del Novecento – ha motivato la sua partecipazione a numerose iniziative, mantenendo vivo il contatto con una realtà complessa e in continua evoluzione.
Ha pubblicato una raccolta di poesie, Phonè (1992) e un volume di racconti, Il Salice Bianco (1993), entrambi con lo pseudonimo di Francesco Miti. Numerose le sue collaborazioni con riviste letterarie e le partecipazioni a progetti editoriali, rassegne e seminari.
Del 2018 è la raccolta poetica Mistica del quotidiano, Terra d’Ulivi edizioni.
Nel 2018 una sua poesia è risultata vincitrice al Concorso Nazionale di Poesia “Città di Sant’Anastasia XVI Edizione”.

Rossana Oriele Bacchella nasce a Milano dove tutt’ora vive. È vincitrice di alcuni premi di poesia e presente sulla scena letteraria con vari interventi e letture poetiche. Ha pubblicato la silloge Indizi dalle periferie (Kanga, 2019) e i suoi testi sono presenti in antologie poetiche tra cui: Corpo&Anima (ARPAnet, 2012), Terza e quarta Raccolta Pubblica di Poesia (Tempo diVersi, 2015 e 2016), Veglia 24 agosto 2016 (2016, Antologia Autori per l’Italia a sostegno dei terremotati), Poesia (urgente) per Giulio Regeni (Rayuela, 2018). È tra le ideatrici di “NavigliInVersi”, un collettivo poetico che periodicamente promuove l’omonimo evento.

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