giovedì 25 febbraio 2021

Alexandra Zambà legge " La logica delle nuvole" di Marvi del Pozzo (Ed. La vita felice 2020)

Mi trovo tra le mani La logica delle nuvole un libro di poesie di Marvi del Pozzo, edito a giugno 2020. Un libro color avorio curato in tutte le sue parti come sa fare la casa editrice milanese La Vita Felice. La selezione e la cura delle poesie è della poetessa romana Cinzia Marulli.

 

Mariavittoria del Pozzo per gli amici Marvi è una scrittrice e viaggiatrice, nell’animo e nei luoghi, una persona attenta all’altro, consapevole che solo tramite il continuo dialogo si può andare oltre, alla ricerca della verità, alla conoscenza di se stessi e degli altri. Solo con la forza di andare altrove si accetta il nuovo, nel segno della pluralità, consapevole che ogni nostro agire avanza nel futuro. Per dirla con il filosofo Gadamer  “Il colloquio possiede una forza trasformatrice. Laddove un colloquio è riuscito, ci è rimasto qualcosa, ed è rimasto in noi qualcosa che ci ha cambiato.”  

Il libro apre davanti a una poesia isolata che campeggia apparentemente slegata dal resto delle poesie. Si trova dopo il titolo del libro e prima dell’impegnativo titolo della prima suddivisione del libro in sezioni: Filosofia del naturale.

 

Scrivere poesia/ è una forma di preghiera. /Individuale/minuta intelligenza/nel crogiolo dell’anima/del mondo. /Come in vasi comunicanti/non sai più/ chi dà e chi prende. /(…)

 

Il suo è un attraversamento poetico dall’interno verso fuori e viceversa, da un luogo all’altro, in una vera simbiosi culturale con tutto ciò che vive e amplia il suo immaginario.

Scrive a pag.82

 

Svegliami una mattina/senza sapere di me:/gli impegni, le ore sparite/i giorni, cassetti svuotati/ (…)

 

Marvi, è un connubio di gentilezza e determinazione, di logica ferrea e semplicità. Avanza nella vita e nella poesia con atteggiamento meditabondo e analizza tutto in cerca perenne della dimensione umana per dare articolazione di senso alla vita. Tutto questo è trasferito alla sua poesia. Si legge a pg. 80

 

Vivere parole di poesia/è sempre un ondeggiare/di scialuppa leggera. /E’ bianco l’orizzonte/lucido in lontananza/bianco il respiro/d’ogni trasalimento,/bianco il silenzio/ in questa solitudine d’ovatta./(…)

 

Rivolge il pensiero lungo le visuali che sono tangenti alla superficie terrestre e fino al lontano orizzonte elabora sentimenti affettuosi e leggeri come le nuvole. Da qui penso viene il titolo del suo ultimo libro La logica delle nuvole.

Il titolo tiene le poesie come le nuvole tengono insieme l’attività combinatoria degli elementi che le formano, le goccioline d'acqua, gli aghetti di ghiaccio e il vapore d’acqua. Così, le poesie di Marvi si suddividono sapientemente in cinque sezioni: Filosofia del naturale, La folgorazione del frammento, Il nutrimento degli affetti, Vita dei miei silenzi, Fantasticherie.

 

a pg 40 Rovine Romane

Brandello disadorno/di mattoni, /scuro di colore/e di vita. /La polvere del mondo/è tua coperta./Soltanto l’occhio/di chi passa/ muto/riscalda l’abbandono/delle tue rughe/nude.

 

pg.65 poesia dedicata alla figlia (…) Ti spio con occhi caldi/e resto zitta/come donna d’Oriente/chiusa al mondo/nel barracano nero dei pensieri.

 

I grandi lettori sanno che ogni libro è un incontro con i fantasmi dell’autore che quando va bene trovano sotto lo zebrino, le chiavi per entrare nell’arena sfuggente della vita. Le poesie di Marvi del Pozzo sembrano attingere dall’arcipelago sentimentale di Svevo, un avvicinamento ai meandri tortuosi della psiche e la poesia diventa lo strumento terapeutico del vivere quotidiano, e la letteratura per la nostra poetessa è concepita come riparo della vita. Perciò le sue poesie comunicano gioia!

Io giungo al di là/dell’orizzonte/e più di quella vela/vado oltre/

 

e a pg.46 Fermare il tempo

Senza pensiero/ obliare/ anche me stessa/solo/lasciami essere./Sentirmi respirare./Per un momento/il Tutto.

 

Le sue poesie nel rifiuto di ogni estetismo letterario, evidenziano tra i ricordi famigliari, i legami con le piccole vicende quotidiane, brani di conoscenza e di sentimenti sedimentata.

 

Leggiamo alla pg. 37

Mi appagano/ le corse senza fine/i viaggi senza meta/i desideri/vanificati, /tutti i momenti/in cui si palesano/povertà e/grandezza/dell’umana/creatura./(…)

 

e a pg.35 Primo mattino a Ponza

 

 Trema di geranio/ e di erba/l’ora di Ponza/schiusa appena/ alle promesse/ di ieri/ (…)

 

 E nella postfazione sotto forma di dialogo epistolare, confessa alla curatrice del libro Cinzia Marulli, anche lei poetessa:

 

 La poesia si trasfonde nella vita, si mescola a essa.

 

Il libro lungo settantasei poesie ci fa accomodare in un arazzo mentre si sta tessendo, in alto tra le nuvole! Un osservatorio dello sguardo che cerca di cogliere l’essenza della vita, nella poesia:

Scrive alla pg.99

 

Poeta/ è chi riesce a farsi aria, /quella che avvolge/il senso delle cose,/

trasvolando/ e uscendo dalla storia/da miserie di un se in disfacimento/ (…)

 

Delirio di Formica - Onnipotenza/ è volare con gli occhi/ nello sfumato azzurro/ dell’aria di montagna/e pensare:/ Io posseggo/ è tutto mio.

 

“Noi siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni” fa dire a Romeo Shakespeare, e Marvi scrive dalle nuvole come Elena tesseva dagli spalti la guerra di Troia, come in un sogno, forse perché lei abita il cielo che prende consistenza dalle nuvole. Le sue poesie nascono e crescono tra le nuvole che coprono e scoprono il sole e viaggiando danno senso al cielo e bisogna far in tempo e comprenderle, hic et nunc. Perchè la nuvola è sinonimo di libertà, e l’aria lassù è frizzantina e deliziosa! Scrive all’ultima poesia del libro:

 

(…)Ogni storia/fantasma,/una parvenza/i luoghi nella sera/seminati di silenzio./ L’anima di passaggio/quasi dal corpo escissa/quel silenzio fa suo./Ma, sottofondo a fatica,/l’impressione/di ferri sguainati./Acredine/di ruggine lontana./Turbamento/impedisce a momento di capire/quale la vita vera/e quale il sogno./Ogni risposta adesso/è irrilevante.

 

Marvi è una donna poliedrica. Si dedica oltre alla scrittura ancor di più alla lettura, l’istruzione e l’educazione dei giovani. Insegnante di letteratura italiana e latina, traduce dal francese ed è coordinatrice da dieci anni del gruppo “Tempo di Parole”del Circolo dei Lettori di Torino. Ha pubblicato una decina di libri di poesia, di monologhi teatrali; collabora con la rivista torinese “Amado mio”, cura la rubrica critica letteraria “Letture condivise” sul blog romano “Parola Poesia”

 

Penso che a lei calzerebbero bene i versi del poeta greco Premio Nobel, Odysseas Elytis: “Corre in maniera stupenda il cielo, a giudicare dalle nuvole”.

 

Alexandra Zambà

Roma 25 febbraio 2021

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