martedì 24 agosto 2021

Per le donne di Kabul: Mara Venuto

La fame degli arti

non appagata dall’amaro,

una colonna di pietre cementate agli obblighi

dura a piegarsi,

è una buca in cui stipare cori di protesta

questo corpo di rabbia e minorità.

 

La vescica non tiene l’impulso

la tempia sinistra col suo martello di ideali,

le ovaie che si reclamano figlie,

sia negato l’accesso ai richiedenti asilo

nella casa abbandonata,

eden dove vanno tutte le croci.

 

Mara Venuto

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