mercoledì 25 agosto 2021

Per le donne di Kabul: Sergio Carlacchiani

Oh vibrante donna afghana

 

Oh vibrante donna

afghana

ancora nessun sbocco

sul mare

ognuno è solo con il

proprio inferno

ma vieni certa

comunque anche se

maldestra è la soglia che

si spalanca

il letto del tuo corso

scivola sgomento

cosa vuole

implorare? Cosa rivelare?

Ti ascolta e alloggia

 l’angustiato mio cuore

dici di esser feroce

eppure preda vulnerabile

che ha visto e subito

ogni orrenda violenza

dai signori della guerra

dai cartelli del crimine

traffici di droga

corruzione rapimenti

prostituzione

la società è del tutto

destabilizzata la vita è

negata

soprattutto nei villaggi

se non si dona la propria

libertà al burqa alla paura alle

minacce all’integralismo

religioso

in questo teatro di

guerra ti batti non

vorresti essere lì

eppure impavida per le

strade di Kabul gridi

“ giustizia!

Non fateci sparire! “...

Vuol essere sostenuto il

dissenso

ecco cosa chiede alla

mia fragile poesia

ascolto animo visibilità

“continua fiera la tua

marcia lei non ti lascia io

non ti lascerò sola”

che Dio perdoni questo

malvagio mondezzaio

persino la tua ira

sei sorella hai già asilo

nel sangue mio che

scorre e non si ritira...

 

Sergio Carlacchiani

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