Oh vibrante donna afghana
Oh vibrante donna
afghana
ancora nessun sbocco
sul mare
ognuno è solo con il
proprio inferno
ma vieni certa
comunque anche se
maldestra è la soglia che
si spalanca
il letto del tuo corso
scivola sgomento
cosa vuole
implorare? Cosa rivelare?
Ti ascolta e alloggia
l’angustiato mio cuore
dici di esser feroce
eppure preda vulnerabile
che ha visto e subito
ogni orrenda violenza
dai signori della guerra
dai cartelli del crimine
traffici di droga
corruzione rapimenti
prostituzione
la società è del tutto
destabilizzata la vita è
negata
soprattutto nei villaggi
se non si dona la propria
libertà al burqa alla paura alle
minacce all’integralismo
religioso
in questo teatro di
guerra ti batti non
vorresti essere lì
eppure impavida per le
strade di Kabul gridi
“ giustizia!
Non fateci sparire! “...
Vuol essere sostenuto il
dissenso
ecco cosa chiede alla
mia fragile poesia
ascolto animo visibilità
“continua fiera la tua
marcia lei non ti lascia io
non ti lascerò sola”
che Dio perdoni questo
malvagio mondezzaio
persino la tua ira
sei sorella hai già asilo
nel sangue mio che
scorre e non si ritira...
Sergio Carlacchiani
Nessun commento:
Posta un commento