Mi ricordo
Come tremano i conigli
quando viene strappata
loro la pelle.
continuano a trillare
l'ingiustizia
gridandola al vento.
Si dimenano i conigli
a testa in giù
nel delirio della paura
rivolgono le palle degli occhi
alle fronde degli alberi
e forse, per la prima volta,
intuiscono l'esistenza del cielo.
Come tremano i conigli
quando viene strappata loro la pelle.
Sul fuoco brucia anche l'acqua
nei pentoloni unti da vecchi e nuovi massacri.
L'uomo deciso
recide il velo
che conteneva la vita
e le mani svestono e svelano
il vero colore del sangue
e il tenero dei muscoli
sottopelle...
il pelo cade a terra a marcire con la terra.
Come tremano i conigli quando viene strappata loro la pelle.
nudo nasce l'uomo
che ha strappato la pelle
agli animali
per sentirsi protetto
e più forte.
l'uomo ha poco da fare
se non coltivare quel mantello
scuro di pensiero che
si macula con briciole
di avanzi di stelle
negli anfratti della storia.
vedi ora la fine del firmamento.
come tremano i conigli
quando viene sottratta loro
la pelle.
e noi cosa abbiamo?
nulla.
se non l'invisibile e tremante tessuto di pensiero.
Nella statua appare spessa la pelle
perché spento è il pensiero
lasciato alla mano del creatore.
nel giardino si era liberi da ogni pressione
(non c'era ancora la forza di gravità e lo schiacciamento della carne)
la natura della pelle brillava
dinanzi agli occhi del creatore:
natura esposta come il sorriso del bambino quando si scopre
e scopre senza vergogna.
Come tremano i conigli
la pelle è già a terra.
Su ogni isola è stato plasmato
un gigante gommato
sagomato
sulla pelle non scivolano i soldatini
che si arrampicano sulle spalle alla ricerca di nuove visioni
forse oltre gli ordini.
Il coniglio senza pelle
cuoce teneramente a sfamare nuove bocche.
Ci si nutre della carne dell'altro
soffia il canto spazza le conquiste vermiglie della vecchia guardia
Agnese Coppola
Nessun commento:
Posta un commento