giovedì 26 agosto 2021

Per le donne di Kabul: Dina Carruozzo Nazzaro

Scivolano veloci 

leggere come il vento

fra antiche mura rosse come l’harissa

avvolte nei loro veli 

di crisalidi colorate

nessun tintinnio di monili

nel loro passare sospeso 

come nuvole veloci 

fra aromi speziati.

Le mani in movimento 

volo di farfalle silenziose

dipinte come pergamene

con arabeschi ricami tatuati 

a imprimere la loro memoria.

La voce coperta da altre voci

un canto che echeggia fra tetto e tetto

una cantilena magica 

che si sovrappone nell’aria 

fra rullare di tamburi e flauti incantatori

Ti fissano furtive

con occhi scuri intensi 

e ti penetrano

mascherate dal kajal

 

 Dina Carruozzo Nazzaro

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