A SENÀ
Como, 15 settembre 2001
La tua prigione, Senà,
era un balcone al secondo piano.
Tra le sbarre lasciasti cadere
una tartarughina di legno:
le tue scuse per non poter
giocare con me.
«Sei "maschi" - dicevi -
mio "papa picchiami"».
Ora che al secondo piano
tuo padre è rimasto solo,
i grandi dicono che non ha avuto il coraggio
di mandarti a scuola in Occidente
dopo quello che è successo a New York.
Dicono anche che non tornerai più
perché tra il tuo mondo e il mio
sta per scoppiare la guerra.
Ma io so che,
se ti ha lasciata a Kabul,
è perché un giorno
hai giocato con me.
E so anche, Senà,
che vorrei regalarti una tartaruga
che si chiama Libertà.
Ma ho soltanto sette anni.
Pietro Berra
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