lunedì 23 agosto 2021

Per le donne di Kabul: Enzo Bacca

 

VERSO LA LUCE?        


            "Il vento mi carezzava il costato
             riverso alla sabbia del mio mare,
             ed io pensavo a Longino
              ad altro soffio di lancia"


Non sentono più la voce interiore
e si sgonfiano i grembi delle madri
man mano che suonatori di piombo
avanzano - avanzano - e distruggono.
Non sentono più il cuore in gola le madri
ma il latrato vicino dei cani sul lacerto.
In fondo cos'è un salto nel buio
se non la coscienza che supera la gravità
ed io ho visto quegli occhi cercare luce
nell'ultimo tenero salto verso l'oltre
tra quelli dell'altra corte in divisa buona.
(Non mollare la presa soldato
allattato quel vuoto d'uomo-
c'è l'eterno d'un seno nell'atto estremo
nel gesto invertebrato. È sacro quel volo).
La prigione attende senza parole
da questa parte dell'ignominia
ma almeno un figlio, altri, forse tanti
svestiranno le ombre nell'ora più buia.
E torneranno al grembo nel canto incerto
quando il nervo scoperto dei lutti sarà sale.


                     Enzo Bacca

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