Alle donne afghane
Epilogo violento a tinte scure
chiede prove di coraggio
chiede di non cedere.
La guerra mostra ancora
la sua fame di inutili morti
e la ferocia della vita negata ai vivi.
Vi schiacciano sotto leggi disumane
che dicono volute da Dio
Voi anello debole
donne delle campagne e delle città
private dei fondamentali diritti
della cultura
della vostra identità
sopraffatte dall’angoscia
fra le sbarre del timore e del dolore
Vi vogliono invisibili assenze
ma avete un corpo e un’anima che reclama presenza
una voce che vogliamo ascoltare.
Di questa follia
insieme grideremo l’orrore.
Saranno grida senza censure
e nessuno potrà soffocarle.
Raccoglieremo con voi
suoni che sono sangue
da gettare come luce sugli abissi
nel tempo sospeso.
Luciana Raggi
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