venerdì 20 agosto 2021

Per le donne di Kabul: Salvatore Leone

Mi comporto da uomo

perché non ho doglie all'ombra di una palma,

trovo riposo nel fresco di giugno, martirio di cicale.

A voi non porto la dote, un corredo ricamato di sangue,

nell'inferno delle vostre anche non sono madre o ragazza.

Eppure mi chiedo chi sia peggio tra noi,

chi si arrenderà primo festeggiando le carni

la punta di coltello diventata acqua.

Il dolore che spinge dentro la notte

? stato fin qui lancinante. Allora

non so per quale natura abbiano messo un grido

all'inizio delle rose, alle bocche degli amanti,

o perché le nuvole siano state concepite vergini.

Chi ha fermato il vento alla mia soglia?

Mi chiedo per quanti giorni ancora

ci consacreremo nel dolore della pioggia,

guardandoci bene dal demone che trova rifugio in una margherita,

a volte danza graziosamente.

 

Salvatore Leone 2020

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