Che riesca a dire un giorno:
Amo come fai tu, mondo,
quello che passa o che non vuole
essere stato
il teschio, lo spreco,
l’inconsistenza
la dracma perduta (ritrovata?)
e in ogni desiderio
il pudore, il sospetto
di una reticenza.
Tra le
specie
Così insicuro l’uomo
così diverso
da tutto
se nel resto del creato
il primo contatto tra le
specie
è fame, non stupore.
Ma l’uomo non è fatto
per la lotta.
Il suo indugiare
somiglia alla coscienza
o al suo sonaglio:
un salto
e poi la meraviglia.
Terracotta
Sii tenero
come chi vive
dei suoi frantumi:
dentro il corpo
di terracotta
il lume.
Lo si vede
dalle crepe sottili
dalle piccole morti
con cui si apre
la notte, l’ascolto.
Il sogno del
violoncello
Nessun tocco.
Il polso non s’incurva
sull’archetto
eppure la corda
ha iniziato a vibrare da sola.
Il senso è la distanza
in fondo alla quale
una fiamma
ha emesso per prima la nota
che ha in noi risonanza.
Dal buio si è alzata
e dalle sue ceneri.
“Devi ascoltare
il suono che non generi”.
***
Tornerà la Vita
senza mappature
come arrivano gli uccelli
migratori.
Ci troverà d’istinto, chiusi
nell’incoscienza della morte
e muti.
Non varrà ragione, né perdono.
Per prima cosa
il suo calore, come di corpo.
E dopo, ancora.
Raffaela
Fazio, nata ad
Arezzo nel 1971, risiede a Roma dove lavora come traduttrice. Ha trascorso
dieci anni in vari paesi europei, laureandosi in lingue e politiche europee
all’Università di Grenoble, e specializzandosi presso la Scuola di Interpreti e
Traduttori di Ginevra. Rientrata in Italia, ha conseguito un diploma in scienze
religiose e un master in beni culturali presso la Pontificia Università
Gregoriana di Roma. Nel campo dell’iconografia, ha pubblicato: Face of Faith. A Short Guide to Early
Christian Images (2011). È
autrice di vari libri di poesia. Tra gli ultimi: L’arte di cadere (Biblioteca
dei Leoni, 2015) con prefazione di Paolo Ruffilli; Ti slegherai le trecce
(Coazinzola Press, 2017) con postfazione di Francesco Dalessandro, L’ultimo
quarto del giorno (La Vita Felice, 2018); Midbar (Raffaelli Editore, 2019) con prefazione di Massimo Morasso;
Tropaion (Puntocapo Editrice, 2020)
con prefazione di Gianfranco Lauretano e postfazione di Sonia Caporossi. Si è
inoltre occupata della traduzione di Rainer Maria Rilke, le cui poesie d’amore
sono state raccolte in Silenzio e
Tempesta (Marco Saya Edizioni, 2019).
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