giovedì 19 agosto 2021

Per le donne di Kabul: Agostina Spagnuolo

Fugaci primavere

 

Fugaci primavere hanno sfiorato

di brezza il davanzale dell’aurora.

Stagioni vaghe hanno varcato

il tempo di un abbaglio per sbigottirsi

sulle periferie del cuore.

E vestire abiti che coprano

indicibili prigioni. Cucire

e scucire tele interrotte a metà.

Annotare croci sulle pagine

dei giorni con gli artigli.

Come ombra stanno,

in un mantello cucito di silenzi.

Leggiadro il sorriso dichiarò docile

la resa e lo sguardo mesto 

affondò dietro opache tende.

Stride fin dentro le ossa il pianto

sommesso nella paura che assale,

una morsa al respiro.

È sulla soglia il nemico.

Occorre sopravvivere.

 

 

Agostina Spagnuolo

 

 

 

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