mercoledì 25 agosto 2021

Per le donne di Kabul: Isabella Vincentini

L’elica della storia

Si sono spente ad una ad una

Le Sette Lanterne dell’Asia minore.

Piangevano i Tori del Khabur,

piangevano i Tori e le Gazzelle.

 

“Nessuno partirà!”, transizione di greggi,

la vita si è fermata ad un cancello, chiuso,

dove lo spazio dell’epica è sempre quello della storia.

 

Figlie di Ecuba, sorelle, avete mutato la sventura

in gloria, la parola lutto in Libertà

l’avete scritta nella sabbia con caratteri rosso sangue

e lettere azere. La fatwa colpisce le donne

che dormono in terra, fianco a fianco, su sacchi di cartone,

Kabul è una misura d’emergenza dove

i morti non possono parlare, non possono tornare,

la morte non ha voce ma parla con la vostra parola:

“Non sono nostri figli, non sono fratelli, hanno

barbe lunghe, teste e occhi bendati”.

 

Vola più in alto di ogni Fratellanza o Emirato

l’elica della storia.

Nutriti dal vostro latte di cuccioli di un tale deserto

saranno loro, i vostri figli, i futuri Leoni del Deserto.

 

Isabella Vincentini

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