L’elica della storia
Si sono spente ad una ad una
Le Sette Lanterne dell’Asia minore.
Piangevano i Tori del Khabur,
piangevano i Tori e le Gazzelle.
“Nessuno partirà!”, transizione di greggi,
la vita si è fermata ad un cancello, chiuso,
dove lo spazio dell’epica è sempre quello della storia.
Figlie di Ecuba, sorelle, avete mutato la sventura
in gloria, la parola lutto in Libertà
l’avete scritta nella sabbia con caratteri rosso sangue
e lettere azere. La fatwa colpisce le donne
che dormono in terra, fianco a fianco, su sacchi di cartone,
Kabul è una misura d’emergenza dove
i morti non possono parlare, non possono tornare,
la morte non ha voce ma parla con la vostra parola:
“Non sono nostri figli, non sono fratelli, hanno
barbe lunghe, teste e occhi bendati”.
Vola più in alto di ogni Fratellanza o Emirato
l’elica della storia.
Nutriti dal vostro latte di cuccioli di un tale deserto
saranno loro, i vostri figli, i futuri Leoni del Deserto.
Isabella Vincentini
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