domenica 29 agosto 2021

Per le donne di Kabul: Tommaso Urselli

Dice Ipazia

 

Sono già morta

almeno così sembra

o è tutto morto intorno a me:

la città 

andata a fuoco

un teatro fatto a pezzi 

la sua pelle, aperta:

e io sono viva 

di una vita che non conosco

che non so dire

che non so ancora misurare

Di chi è la voce che dentro di me 

ancora parla?

Chi sono io, chi siete voi: vivi che 

vogliono diventare morti, morti

che vogliono diventare vivi? 

Forse per questo siamo qui insieme

in questa terra di nessuno

in questo tempo che non c’è

io e voi come una stessa cosa:

per non dimenticare, dice Ipazia

Che quei punti, quei puntini di luce 

sono i frammenti di un’unica grande 

immagine senza tempo

Che questi suoni, queste note, sono parte

di un’unica nota più alta

Ma quale sia questa immagine

quale questa nota

non ci è dato per ora ricordare

E io ora vorrei solo morire 

ma morire davvero, morire 

tutta, dice Ipazia

Che i pezzi di me, ogni mia singola 

parte ritorni al tutto

Tutti i numeri all’Uno 

l’acqua dei fiumi dei mari dei laghi 

alla sorgente, le curve 

della spirale all’unica origine

alla madre che non ho conosciuto

 

Tommaso Urselli

 

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