giovedì 2 settembre 2021

Per le donne di Kabul: Sonia Caporossi

Sono il figlio senza madre

sono il figlio senza madre, la testa senza volto

lanciata come un pacco oltre il vuoto siderale

l’ammanco di speranze, l’invito inascoltato

a ritardare l’attimo della separazione

il taglio dell’addome, lo squarcio all’ombelico

le viscere disiectae di questa esposizione

io sono il puer proiectus, un essere-gettato

la persistenza abulica di un segno marginale

tracciato sulla pelle in lingue sconosciute

parlate oltre la rete che portò via mia madre

io sono il figlio orfano, il nulla ingenerato

il pianto neonatale di un mostro inconsolabile

che esala svaporando nel fuoco dell’estate

per non turbare intorno il mondo in divenire

come alito di fiato sospeso nella sabbia

come ombra di una fiamma infiochita dall’errore

 

Sonia Caporossi

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